Questo testo è uscito in una versione più breve su Cineforum.it.

American Sniper di Clint Eastwood con Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Navid Negahban, Keir O’Donnell, Kyle Gallner, Sam Jaeger, Brando Eaton, Brian Hallisay, Eric Close, Owain Yeoman, Max Charles, Billy Miller, Eric Ladin, Marnette Patterson, Greg Duke, Chance Kelly

american sniper“You have to have men who are moral and at the same time who are able to utilize their primordial instincts to kill, without feeling, without passion, without judgment. Without judgment! Because it’s judgment that defeats us” (“C’è bisogno di uomini con un senso morale e che allo stesso tempo siano in grado di utilizzare il loro primordiale istinto di uccidere, senza sentimenti, senza passione, senza discernimento. Senza discernimento! Perché è il discernimento che ci sconfigge” Kurtz a Willard in Apocalypse Now, 1979, Francis Ford Coppola).

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Continuando a pensare, a distanza di settimane dalla proiezione veneziana, al magnifico Pasolini di Abel Ferrara (di cui ho già scritto) e alla luce di numerose obiezioni, critiche e, forse, incomprensioni che la visione di questo film ha scatenato, riporto qui alcuni pensieri (già espressi di getto in una accesa discussione in Internet), che probabilmente fungono da risposta a quanto letto e sentito finora.

dafoe ferrara 1Ferrara ha fatto l’unica dichiarazione d’amore possibile a quello che considera non solo un ispiratore, un mentore, ma soprattutto un “fratello”, cioè si è fatto carico di quel che è rimasto incompiuto cercando di dargli una forma che fosse coerente non tanto stilisticamente (qualcuno ha detto “ma Pasolini non avrebbe mai girato Porno-Teo-Kolossal in quel modo”, no, infatti non l’ha girato lui ma Ferrara pasolini 1che non ha cercato di fare un’imitazione…) ma che mettesse in luce ciò che per entrambi è il filtro di tutto: il corpo. Ferrara sa benissimo che per Pasolini (come per se stesso e il suo cinema) il corpo è al centro di ogni esperienza, anche quella letteraria o artistica, perché è pulsionale e la pulsione genera ossessione e l’ossessione è quel che muove sia Ferrara che Pasolini.

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